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La nuova Presidenza EBAS Sicilia

COMUNICATO STAMPA | PRESIDENZA EBAS

 

Ebas: nell’ultimo triennio impennata di iscrizioni, oggi eletto il nuovo direttivo

Presidente Florinda Scala (Confartigianato) e Vice Presidente Rosanna Laplaca (Cisl)

 

Nuovo consiglio direttivo e quindi nuova presidenza all’Ebas, l’ente bilaterale dell’artigianato siciliano. Dopo tre anni in cui l’ente, sotto la presidenza di Concetta Grasso (Casartigiani) e del vice presidente Piero Gaglio (Uil), ha registrato un’impennata di iscrizioni e ha erogato, in piena pandemia Covid, oltre cento milioni di cassa integrazione, oggi è il giorno del passaggio di consegne. Con un consuntivo che non può che lasciare soddisfatti gli addetti ai lavori ma con dei numeri che gettano le basi per una nuova stagione all’insegna dell’innovazione e di un pacchetto prestazioni, con contributi a fondo perduto, sempre più interessanti per imprese e lavoratori. Concetta Grasso oggi ha passato il testimone a Florinda Scala, che prende la presidenza per Confartigianato Imprese Sicilia. Alla vice presidenza, invece, Rosanna Laplaca della Cisl.

L’Ebas è l’ente bilaterale dell’artigianato siciliano a governance paritetica delle associazioni Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai, in rappresentanza delle imprese artigiane e di Cgil, Cisl e Uil in rappresentanza dei lavoratori.

L’assemblea dei soci Ebas si è svolta questa mattina nei locali dell’Hotel Villa d’Amato a Palermo. Del nuovo direttivo, oltre alla presidenza di Florinda Scala e alla vice presidenza di Rosanna Laplaca (Cisl) e i consiglieri Concetta Grasso (Casartigiani), Orazio Platania (Claai) Filippo Scivoli (Cna), Piero Gaglio (Uil), Marco Caruso (Uil) e Roberto Mastrosimone (Cgil).

In questi anni, a seguito della pandemia e con l’erogazione della cassa integrazione attraverso Fsba, è nata anche l’esigenza di dislocare in tutta la Sicilia sempre più uffici, con il risultato di avere attivato 170 sportelli Ebas nell’Isola. Si è infatti passati da 3 mila imprese iscritte a oltre 8 mila, con un numero di lavoratori da assistere che è cresciuto, da 7 mila a oltre 20 mila unità.

Nell’ultimo anno in particolar modo, l’Ebas ha dato una significativa rispolverata al regolamento dell’ente bilaterale che contiene le norme per il funzionamento del fondo regionale per la tutela delle imprese artigiane e dei loro dipendenti. Il fondo provvede ad erogare prestazioni per il sostegno al reddito dei lavoratori per contribuire alla salvaguardia dell’occupazione e, inoltre, viene utilizzato per erogare prestazioni a favore delle imprese artigiane (per promuoverne e sostenerne lo sviluppo) ma anche prestazioni di welfare a favore dei lavoratori e delle loro famiglie.
Si tratta sempre di contributi a fondo perduto e si va dalle spese per la sicurezza a quelle per le nuove assunzioni, dalle somme per il nuovo laboratorio artigiano alla formazione e ancora dalla copertura finanziaria per apprendistati e stage ai contributi per calamità naturali o eventi delittuosi.
Importanti anche i contributi per i lavoratori e le loro famiglie: borse di studio, bonus libri, bonus natalità o asilo nido, spese per l’acquisto della prima casa, ma ancora ammortizzatori sociali e sostegno alla disabilità.

“Non possiamo che essere molto soddisfatti di questo triennio – ha detto la presidenza uscente – e dobbiamo ammettere che sono stati anni difficili e impegnativi, soprattutto per l’emergenza Covid che il nostro ente ha dovuto affrontare facendosi carico di erogare la cassa integrazione attraverso Fsba. Abbiamo lavorato in squadra, siamo cresciuti e abbiamo registrato sempre più iscrizioni con una mole di lavoro che è aumentata giorno dopo giorno”.

“Dopo il difficile periodo pandemico – dicono la nuova presidente Florinda Scala e la vice presidente Rosanna Laplaca – l’Ebas è adesso proiettato verso nuovi e importanti traguardi per consegnare a imprese e lavoratori iscritti una bilateralità moderna ed efficiente. Importante sarà l’impegno per continuare a promuovere la cultura della bilateralità che ancora non è abbastanza diffusa tra le aziende siciliane”.

Palermo, 31 maggio 2022

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